Descrizione
James Marshal, aka Dalek
Ormai gli Space Monkeys che Dalek ha realizzato durante la sua infanzia fanno parte della storia. Ispirati dal cartone animato Dr. Who, le opere di Dalek sono frutto di un’immaginazione che l’artista ha sviluppato fin da giovanissimo. E se per qualcuno sono “assassini spietati dell’umanità”, Dalek gioca sui loro istinti piuttosto misantropici. In realtà, gli Space Monkeys sono “più monelli che pericolosi”. Come americano James Marshal è stato messo a dura prova dalla vita ed è una persona umile e solitaria. Nella sua pittura è il non detto a prevalere, con ombre e forme che nascondono un secondo livello del discorso. Quello visivo. Tutto sta lì come una prova – che le persone di cattivo umore non vedranno, non essendo abituate a vivere insieme una tale forza e un tale colore.
Sfaccettature
Grazie alla sua fervida immaginazione, Dalek colloca i suoi personaggi in ogni sorta di avventure, dalla Saga dei guerrafondai americani all’inizio del 2000, fino, più semplicemente, alle sofferenze di creature troppo solitarie per essere comprese. Questo è il modo in cui viene svelato al mondo un personaggio che ride e piange, diviso fra il bene e il male, ma soprattutto dalla sua stessa vita. Ancora più recentemente si nasconde, mimetizzato in composizioni psichedeliche.
Il doppio linguaggio
Il linguaggio visivo di Dalek è costituito da forme e colori. Ma soprattutto, è da notare l’importanza discreta della sua linea. Il tratto nero del pennello, realizzato con ferma rapidità. Tutto sembra cominciare da lì. Poi appaiono le forme, libere di decollare e mescolarsi, per creare un mondo di giustapposizioni e amalgami, un gioco fragile di Lego. Per quanto riguarda i colori, essi sono una forza della natura. Potenziano questo labirinto di vitalità, animando i dipinti di Dalek con il loro ritmo e il loro respiro. In questo dialogo con se stesso, l’artista si diverte a rifare un mondo in accordo con la sua immaginazione. La cosa più stupefacente sul suo lavoro, una volta superato il fascino ipnotico della sua precisione, è il doppio linguaggio che Dalek parla. Questa eredità si rivela ancora più affascinante. In linea con il modo di pensare di Dalek, le azioni parlano più forte delle parole, quindi cerchiamo di evitare lunghi discorsi. Come lui stesso afferma, “meglio fare e correggere che pensare a quello che si sta per fare e non fare nulla”.
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