LES BAINS

Les Bains è una discoteca di Parigi, che nel tempo ha attirato molti grandi nomi come Kate Moss, Andy Warhol, David Bowie, Jean-Michel Basquiat, assieme a molte altre icone. Grandi feste tra le mura del locale fino a quando l’edificio è stato ritenuto pericoloso e chiuso nel 2010 dopo diversi lavori di ristrutturazione. Tuttavia, la struttura dispone di una nuova vita; 50 artisti di fama internazionale hanno fatto dei 3.000 metri quadrati la loro tela, realizzando opere di street art all’interno degli spazi. La maggior parte delle opere sono di grandi dimensioni e abbastanza impressionanti dal vivo

Gli artisti coinvolti: Sambre, Mr Brainwash, Lek, Babou, Teourk, Tarek Benaoum, Poesia, Eva Jospin, Jef Aerosol, SPE, Lek + Sowat, Mosko et Associés, Nasty, L’Atlas, Swiz, Stew, Jay One, Space Invader, Futura, Sten Lex, C215, Vhils, Skki©, Popay, Tanc, Sandra Matamoros, Parole + Sambre + Sowat, Gilbert1, Dem189, Seth, Philippe Baudelocque, Ned + Jerk45 + Stephane Carricondo, Zlotykamien, Apotre, Jeanne Susplugas, Legz, Zeer, Katre, Jean Francois Julian, Joachim Sauter, Wxyz, Psy, Jacques Villeglé, Ash, Ludo, 9eme concept.

“Un giorno Jeanne-Pierre Marois, proprietario dei Les Bains Douches, il più iconico night club parigino, ha contattato Magda Danysz, la più iconica gallerista parigina. Insieme hanno costituito un progetto indimenticabile: una residenza artistica di quattro mesi in cui gli artisti – selezionati da Magda Danysz – sono stati invitati ad eseguire quest’opera leggendaria. Seppure il progetto ha avuto problemi per mancanza di budget e la massima discrezione richiesta – il luogo era chiuso al pubblico dal 2010 – e, ultimo ma non meno importante, il fatto che ogni pezzo arte creata sarebbe sto distrutto assieme all’edificio sventrato completamente per essere trasformato in un hotel di lusso. Questo libro è la testimonianza di questa straordinaria avventura, con la partecipazione di 50 artisti provenienti da tutto il mondo, in rappresentanza di tutte le generazioni di arte di strada, e il cui unico scopo era quello di creare capolavori, come un ultimo omaggio a questo leggendario night club di Parigi, per farlo tornare al suo antico splendore.” – Stéphane Bisseuil