Civitacampomarano
di Alice Pasquini
Desidero qui ringraziare tutti i fotografi che hanno prestato le loro immagini per questa pubblicazione: senza il loro lavoro Crossroads non sarebbe potuto esistere. Colgo l’occasione anche per ringraziare Jessica Stewart e il suo estenuante lavoro volto ad agevolare la mia caotica vita; non solo una manager, non solo un’amica.
Nel 2014, mentre ero a New York, ho ricevuto una tanto strana quanto accorata mail da parte di una certa Ylenia che mi chiedeva se fossi interessata ad andare a dipingere in un piccolo borgo semi abbandonato del Molise. La proposta mi è apparsa così assurda da risultare interessante. Continuo a leggere e scopro che si tratta di un paesello di 400 abitanti adagiato sul crinale di una collina, con un magnifico castello del 1300, luogo di nascita di grandi personalità del Risorgimento come Vincenzo Cuoco e Gabriele Pepe… Si stava parlando proprio di Civitacampomarano, non mi sbagliavo. Il paese di mio nonno. Il luogo di origine della mia famiglia… Ma tutto ciò l’autrice del messaggio non lo sapeva. Si trattava solo di una coincidenza, una splendida e inaspettata coincidenza che per me rappresentava una sorta di concatenazione magica di eventi. Mi sono quindi buttata a capofitto nel progetto. Sì, perché era da tempo che sognavo che si potesse realizzare un progetto artistico che coinvolgesse un paese intero, non una singola opera. Che questo accadesse con il paese natio della mia famiglia era tanto folle quanto fantastico.

Untitled di Alice Pasquini, Civitacampomarano, Italia, 2019 © Ian Cox
Appena arrivata in Molise, ho scoperto che Ylenia, con i pochi giovani sopravvissuti allo spopolamento della zona, cercava coraggiosamente di mantenere viva la storia e i costumi di Civitacampomarano. Con loro ho cercato informazioni, fotografie d’epoca, ho ripercorso la storia di quei luoghi indagando i fatti, studiando usanze e tradizioni della cultura locale e della vita privata.
Ho cominciato a dipingere su vecchie porte, nelle strade abbandonate, tra scorci magnifici. Ho rappresentato tutto quello che avrebbe potuto ricordare ciò che un tempo era lì e di cui ormai non rimaneva che il ricordo: donne che ritornano dal lavoro in campagna con pesanti ceste sulla testa, ragazze intente a confidarsi un segreto, bambini che giocano.

Untitled di Alice Pasquini, Civitacampomarano, Italia, 2018 © Ian Cox
Tra quelle case abbandonate e diroccate, in quel paese vuoto e deserto, c’era anche l’ombra di quello che io avevo fissato nella memoria di quando ero piccola: l’estate, il nonno e le sue bellissime storie, i giochi all’aria aperta, i profumi, gli amici di un tempo. Ormai nel paese i bambini sono pochissimi, perlopiù figli di immigrati, e frequentano la scuola nelle vicinanze, perché le aule a Civita sono chiuse da tempo. Ho voluto che il borgo tornasse vivo com’era una volta. Era un’esigenza, più che un desiderio. Sono riuscita a mio modo ad attirare l’attenzione delle persone e dell’opinione pubblica.

Untitled di Alice Pasquini, Civitacampomarano, Italia, 2018 © Ian Cox
Con CVTA’, questo è il nome del mio festival, ho ottenuto servizi di telegiornali in prima serata, articoli su riviste e giornali, un considerevole successo mediatico anche nella comunicazione online. Turisti italiani e stranieri hanno iniziato a visitare la zona, non solo nei mesi estivi ma durante tutto l’anno. Ylenia e le ragazze della Proloco hanno coinvolto i bambini nei più disparati progetti, organizzato gite in montagna, fatto sckrecciare gli anziani che ci hanno dato a disposizione pareti e tempo per realizzare qualcosa che non avevano mai visto. È ormai ben noto che l’arte urbana aiuti a risollevare l’economia di un paese ma soprattutto fornisce una prospettiva di vita agli abitanti per contrastare lo spopolamento che ha investito questa regione, come molte altre, negli ultimi decenni.

CVTÀ STREET FEST, Civitacampomarano, Italia, 2018 © Ian Cox
L’arte, la volontà, le idee possono smuovere e sensibilizzare le coscienze. L’obiettivo è stabilire un legame con le radici culturali del luogo con un approccio e uno sguardo contemporanei. Oltre alle performance artistiche abbiamo realizzato diversi workshop con lo scopo di divulgare l’abilità artigianale del posto, le specialità culinarie, l’arte del ricamo. Una sfida, all’inizio senza sponsor. Siamo partiti da quello che avevamo, dalle nostre possibilità. Ora siamo alla quarta edizione, il festival è cresciuto moltissimo nel corso degli anni. È incredibile vedere quanto l’arte possa “fare” anche in luoghi del genere.
I Civitesi hanno accolto la Street Art con entusiasmo: da una coincidenza è nato un progetto artistico che ha coinvolto un paese intero e riacceso la speranza. Numerosi sono stati gli artisti di fama internazionale invitati a intervenire con opere adatte al tema e al contesto. Siamo giunti ormai alla quarta edizione e il numero degli interventi artistici è aumentato, così come la convinzione che il paese possa resistere e non essere dimenticato.
ALICE PASQUINI LIMITED EDITION PRINT
- Autore: Alice Pasquini
- Data di pubblicazione: Dicembre 2019
CROSSROADS
- Autore: Alice Pasquini
- Formato: Softcover
- Pagine: 324
- Data di pubblicazione: Dicembre 2019
- Lingua: Inglese, Italiano
CROSSROADS + LIMITED EDITION PRINT
- Autore: Alice Pasquini
- Formato: Softcover
- Pagine: 324
- Data di pubblicazione: Dicembre 2019
- Lingua: Inglese, Italiano
VANGELO MMXVIII
- Autore: Paolo Cenciarelli
- Formato: Softcover
- Pagine: 224
- Data di pubblicazione: 2019
- Lingua: Italiano