Descrizione
La pittura o come sbarazzarsene
La Peinture Ou Comment S’en Débarrasser è il catalogo bilingue (Francese e Italiano) della mostra collettiva, curata da Éric de Chassey presso l’Accademia di Francia a Roma, Villa Medici.
Gli Artisti
Quattro i protagonisti: l’italiano Fabio Mauri, l’americana Marcia Hafif, il francese Martin Barré e lo svizzero Olivier Mosset, della cui produzione la mostra percorre tre periodi particolari, capaci di incarnare gli sviluppi di un tema complesso quale la fine della pittura, sentito dagli artisti a partire dalla nascita dell’astrazione all’inizio del XX secolo. Ridurre all’essenziale, attraverso la fase intermedia del minimalismo, ha condotto gli artisti in mostra a pensare, tra il 1959 e il 1969, soluzioni ardite, vicine all’arte concettuale e alla performance, prima di fare ritorno alla stessa pittura.
Fabio Mauri
Con una carriera di più di cinquant’anni e una diversità di disciplina e mezzi, dalle belle arti alla scultura, spettacolo, film, installazioni, teatro e testi teorici, l’artista Fabio Mauri esprime attraverso le sue opere un’esplorazione critica del potere ideologico e un linguaggio associato con la Seconda Guerra Mondiale, il Fascismo, l’Olocausto e l’effetto che hanno lasciato sul mondo.
Marcia Hafif
Marcia Hafif è scrittrice, fotografa, pittrice, scultrice, artista di installazioni e pioniere della pittura tra gli anni ‘60 e ‘70. Dopo essersi diplomata, Hafif si è trasferita a Roma, dove ha vissuto per 8 anni realizzando opere influenzate dalla Pop Art e Hard Edge Abstraction. Al suo ritorno negli USA nel ’69, ha iniziato ad esplorare la pittura, questioni di materialità e percezioni del colore.
Martin Barré
Martin Barré era una figura di primo piano dell’astrazione post-bellica in Francia. Nonostante si considerasse un pittore, Barré ha avuto una carriera ricca di foto concettuali. Le sue opere esplorano le convezioni di composizione, molte volte ribellandosi contro la pittura classica per mostrare una prima forma di minimalismo.
Oliver Mosset
Oliver Mosset ha iniziato la sua carriera in Francia unendosi a Daniel Buren, Niele Toroni e Michel Parmentier, formando il gruppo conosciuto come BMPT. D’allora è stato associato con vari movimenti storici dell’arte, coinvolgendosi nei contesti artistici e critici Americani e Europei. Mosset, nell’anticipazione degli artisti degli anni ’80 che avrebbero poi usato l’appropriazione per criticare l’autorità modernista, ha messo in discussione il gesto e la firma del pittore condividendo stili diversi e di fatto dissolvendo l’autorità per raggiungere un “grado zero” di pittura.
Stampato in Italia



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