Terzo ciclo di mostre
Erica Curci, ECDISI | Francesco Malcom, Malcøm X | J. Demsky, VCTRX
Apertura 3 Marzo 2018, 18.30
Via dei Barbieri 7, Roma
Inaugura il 3 marzo 2018 alle ore 18.30 VCTRX, la prima mostra personale in Italia di J. Demsky, esponente di fama internazionale della street art. La mostra è curata da Dylan Thomas a.k.a. Dark Pyrex fondatore del noto gruppo Trap romano Dark Polo Gang. La scelta permette un confronto tra la street art messicana e la cultura urbana romana, che hanno influenzato le pratiche artistiche, rispettivamente, dell’artista e del curatore. Contemporary Cluster, in collaborazione con DRAGO Editore, espone una selezione di sculture e opere a parete dell’artista ispano-messicano nelle due sale del piano nobile di Palazzo Cavallerini Lazzaroni.

In occasione dell’opening, una masterclass dello IED di Roma, ispirandosi alle opere di J. Demsky, realizzerà una installazione audio-video e un mapping dello spazio dando vita ad una atmosfera immersiva che amplificherà l’esperienza del pubblico. Il titolo della mostra si ispira alla fortezza legionaria romana “Deva Victrix”, esistita dal 70 d.C. al V secolo nella provincia di Britannia; con la stessa intraprendenza, l’artista riesce a conquistare l’attenzione del pubblico alla sua prima apparizione nella Capitale, vantando uno stile che può essere descritto allo stesso tempo come tradizionale e futuristico, ordinato e caotico, geometrico e fluido, in coerenza con il movimento del Neo-Futurismo di cui J. Demsky è stato il fondatore. La mostra prevede complessivamente diciassette opere realizzate in esclusiva per lo spazio di Contemporary Cluster. Undici pannelli in alluminio smaltato coprono l’intera ampiezza delle pareti perimetrali delle due sale dell’ultimo piano. Sei sculture di dimensioni variabili si trasformano in indicatori spazio-temporali indispensabili a trasportare la mente del visitatore nella dimensione dello spazio espositivo catapultandolo in una realtà futuribile fatta di colori fluo e geometrie
vertiginose.

Nel suo manifesto chiamato “ULTRADINAMISM”, J. Demsky raccoglie i suoi pensieri e visioni sulla propria produzione artistica evolutasi sin dagli anni Novanta. La caratteristica essenziale dei suoi graffiti consiste nel deformare, trasformare, distruggere e ricostruire l’alfabeto. Ispirandosi alla cultura dello skateboarding, ai manga giapponesi, ai fumetti Marvel e alla saga di Star Wars, predilige temi futuristici e cosmologici. I concetti di movimento e velocità vengono portati all’estremo. Nelle sue opere, Demsky fonde insieme scienza e arte, alla ricerca da una parte dell’esattezza delle forme attraverso una risoluzione matematica, dall’altra del superamento di strutture ordinate e prevedibili a favore di forme improbabili e dinamiche. Il risultato è un effetto ipnotico che intrappola lo spettatore.
