Swinton Gallery, Madrid, Spagna
Dal 28 Gennaio al 31 Marzo 2021

“To the Clouds” è la prima mostra personale di 108 alla Swinton Gallery di Madrid, in Spagna.
Questa mostra è profondamente legata ai miti e al lato religioso quindi per favore, per capire meglio l’arte di questo artista peculiare leggete il bellissimo testo scritto da Michela D’Acquisto.
Alcuni anni fa, 108 si imbatté per caso in un libro sull’orfismo: fu il suo primo incontro fortuito con una religione che, come avrebbe scoperto di li a poco, ha notevoli affinità con la sua arte, le sue convinzioni e la sua idea di come un l’artista dovrebbe essere.
Nel 2019, 108 ha avuto un altro incontro ravvicinato con l’orfismo mentre lavorava a una mostra al museo archeologico di Palermo, che ospita un famoso mosaico policromo raffigurante Orfeo che suona la lira tra gli animali: ispirato alle tavolette d’oro orfiche trovate nelle tombe con istruzioni per il defunto nel aldilà, l’artista ha creato un’installazione sonora simile a un rituale, come la maggior parte del suo lavoro. Attraverso la sua musica, Orfeo ha incantato tutti gli esseri viventi – e persino gli oggetti inanimati – e, soprattutto, è stato in grado di visitare il mondo sotterraneo e di tornare da esso. Quando le menadi lo fecero a pezzi, la sua testa continuò a cantare, come una straordinaria testimonianza del potere eterno dell’arte su qualsiasi altra cosa. Sempre secondo 108, l’arte dovrebbe essere una forza totalizzante capace di risvegliare e ricollegare il sé interiore a ciò che l’attuale civiltà razionale incentrata esclusivamente sulle conquiste materiali ha dimenticato nel corso dei secoli: l’irrazionale, l’inconscio, il misterioso – come i misteri dionisiaci che inducono l’estasi, che offrono libertà dai vincoli della società e un ritorno alla natura primordiale.

Allo stesso modo, l’artista dovrebbe agire come un mezzo e considerare la sua arte come un portale che conduce oltre il visibile per trascendere la realtà.
Come sempre, e forse ora più che mai, 108 ha lavorato del tutto svincolato dal controllo della razionalità.
Le forme astratte che costituiscono To The Clouds – il titolo di un inno orfico che celebra l’interdipendenza dell’umanità con Madre Terra – sono strumenti quasi meditativi, principalmente il nero, poiché con il suo impareggiabile impatto simbolico e visivo, è il colore che esprime anche formalmente la marcata dualità delle opere dell’artista: pienezza e, allo stesso tempo, vuoto.
L’intera pratica artistica globale di 108 mira a trascendere la subordinazione della realtà e a liberare la parte più istintiva della sua essenza, almeno a livello dell’intangibile. La disposizione stessa delle opere in galleria riassume perfettamente la tensione derivante dal tentativo di conciliare razionale e non razionale: la linearità dell’installazione è interrotta da un accumulo casuale di forme irregolari e ceramiche primitive – per usare le stesse parole di 108, un “ museo all’inesplicabile ”- che riflette l’inesorabile affermazione dell’irrazionalità sulla ragione.
108
Guido Bisagni, meglio conosciuto con lo pseudonimo 108 (Alessandria, 1978), è un writer italiano. Vissuto per alcuni anni a Milano, ha visitato diversi paesi europei, dove ha lasciato opere effimere di street art. Ispirato ad artisti come Olivier Stak, ha sperimentato il passaggio dal writing tradizionale alla pittura di grandi e misteriose figure che invadono gli spazi pubblici, divenendo uno tra i più influenti artisti del writing astratto in Italia. A differenza dei writers tradizionali che usano lettering per esprimere il proprio soprannome, Bisagni utilizza la tecnica del numering, numeri al posto delle lettere. I suoi primi lavori sono enigmatiche forme gialle, ottenute ritagliando pellicole viniliche, che appaiono per le strade del mondo a partire dal 1999 grazie allo scambio postale tra diversi artisti di strada, come DAVE di New York che appiccica per le strade della capitale diversi stickers provenienti da ogni parte del mondo. Il suo lavoro sempre quasi completamente astratto, surreale e minimale trova ispirazione nei graffiti dell’Europa neolitica nelle avanguardie del novecento e in artisti contemporanei quali Stak e Richard Long si discosta da quello degli altri artisti di strada, ma al contempo contaminandosi perde contemporaneità, divenendo a tutti gli effetti un pittore e un muralista. Negli ultimi anni celandosi nel suo immaginario composto di fantasie che vengono giustificate dall’inconscio individuale, sembra mancare sempre più l’impegno nella realizzazione figurativa, e si avvale di compromessi tra avanguardia ed espressionismo neo-pop, accentuando l’interesse per la figurazione primitiva, alla cultura numerologica e tribale cerca di colmare il vuoto tecnico nel figurativo. 108 continua a sperimentare utilizzando non solo la pittura ma anche la creazione di sculture, suoni e installazioni, mai propriamente definite o evolute in qualcosa di sensato. Inoltre si dedica alla “musica” realizzando alcuni progetti solisti e partecipando come membro fisso al gruppo noise Corpoparassita, dove l’aspetto astratto e la negatività hanno più risalto accompagnate d’atmosfere di fastidioso rumore.
DESTROYING EVERYTHING
- Autore: Ricky Adam
- Formato: Softcover
- Pagine: 196
- Data di pubblicazione: Dicembre 2013
- Lingua: Inglese
THE WRINKLES OF THE CITY: LOS ANGELES
- Autore: JR
- Formato: Copertina
- Pagine: 140
- Data di pubblicazione: 2012
- Lingua: Spanish, Inglese
THE WRINKLES OF THE CITY: SHANGHAI
- Autore: JR
- Formato: Copertina
- Pagine: 144
- Data di pubblicazione: 2012
- Lingua: Chinese, Inglese
THIS IS LOS ANGELES
- Autore: Estevan Oriol
- Formato: Copertina
- Pagine: 224
- Data di pubblicazione: 2018
- Lingua: Inglese